Disclaimer: questo post contiene frasi fatte come “far scoccare la scintilla d’amore” “eccezione che conferma la regola” ma se riesci ad andare oltre, in fondo non è così male (altra frase fatta).

Quale occasione migliore per parlare del mio amore per la radio se non il giorno di San Valentino? Complice di questa scintilla che è tornata a scoccare è stata un’ ospitata in un programma radio, Il Ficcanaso (RadiolocoFm) al telefono, per parlare di musica e Sanremo.

Non proprio la mia cup of tea dal momento che la musica che seguo per passione difficilmente calca il palco dell’ Ariston (salvo eccezioni che confermano la regola come Afterhours e Martasuitubi) ma la bellezza della radio è proprio questa, parlare e raccontare ciò che vedi e senti un po’ come cronista ma anche spettatore, non solo quello che sposi o ti rappresenta di più ma per il fatto di voler comunque raccontare e comunicare, in fondo quello che sei attraverso quello che vedi, senti o ascolti.

Il mio stop con la radio è stato dettato da ragioni personali, ho scelto di lasciare da parte un impegno che cominciava a diventare la Cenerentola dei miei impegni, per certi versi come a volte succede in amore, quando si sente dire “ti lascio perché non ti merito”. Grandissima puttanata che però per certi versi ha un fondo di verità, la paura di confrontarsi con qualcosa di cui non ci si sente all’ altezza. Ecco mi sono fermata perché la radio che stavo facendo non era all’altezza del mio ideale, non potevo darle l’attenzione che meritava e l’ho lasciata, forse per paura che mi lasciasse lei.

Tuttavia, ieri sera ci siamo reincontrate e forse forse, ci piacciamo ancora.

Foto | Fermliving