Enzo Jannacci si è spento venerdì 29 Marzo. La salma per l’estremo saluto dei fan e cittadini è stata portata nel foyer del teatro Dal Verme di Milano.
Cantautore lunare, surreale. Capace di passare dalla tristezza profonda e cupa della malinconia ad un guizzo di ilarità, tutto nella frazione di un secondo, senza soluzione di continuità.
Cantastorie dei sentimenti e delle avversità, calato nella vesti millenarie del giullare (fool elisabettiano) che dice la verità.
Il primo ricordo che ho di lui è Vengo anch’io, no tu no, quello a cui lo associo è per un brano di cui non è autore, ma solo interprete.
Perfetto portavoce per una canzone straniante come Messico e Nuvole, che incluse nella raccolta La mia gente del 1970.