
“Ti si è spento lo sguardo”.
Per fortuna l’ho solo pensato.
Per fortuna non gliel’ho detto ma appena l’ho vista il cambiamento era così evidente che il pensiero martellante mi è saltato in testa, come l’elefante nella stanza che non devi visualizzare ed invece è lì, nonostante i dinieghi del tuo cervello.
Quante volte si può cadere e rialzarsi senza farsi avvilire, lasciare senza speranza, disillusi e rassegnati?
Quante volte puoi dirti “questa volta andrà meglio” pensandolo veramente? Credendo che le cose possano cambiare anche grazie al tuo attegiamento, pensando che non sarai destinato sempre e solo a finire col culo per terra ma a poter camminare, eretto, con lo sguardo davanti a te, su strade battute e sicure?
Forse un numero finito di volte, che per qualcuno, purtroppo, arriva ad esaurimento. Qualcuno quel numero lo raggiunge e scorgi un velo di svilimento la dove prima pulsava un bagliore e allora capisci che devi darti da fare, con gli altri e con te stessa, per azzerare il contatore.