Philip Seymour Hoffman è morto ieri 2 febbraio, verso le 11.15 (17.15 ora italiana). Il suo cadavere è stato ritrovato nell’appartamento al 35 di Bethune Street, Manhattan, New York, aveva 46 anni ed un talento straordinario. L’hanno trovato ancora con l’ago in vena, vittima di overdose.
Philip Seymour Hoffman era un attore incredibile, uno degli eletti toccato dal sacro fuoco, che mi ha regalato emozioni e sentimenti con i suoi film, quello che un vero attore dovrebbe riuscire a fare. Avvenimenti come questi mi portano sistematicamente a riflettere sul senso della vita, è inevitabile per il mio modo di vedere l’universo in piccole caselle ordinate e prefabbricate.
Cosa può portare un uomo di successo, ricco, famoso, stimato e pluripremiato ad essere così debole ed affranto da farsi di eroina? Il mio sistema di valori viene incrinato, le caselle si sfasciano, l’impianto dell’universo perfetto crolla facendomi scoprire una realtà incasinata in cui la felicità non è mai risultato di un’equazione.
Credo che da oggi il mondo sarà un posto un po’ più triste, orfano di un attore come Philip Seymour Hoffman, vittima di se stesso e forse di fragilità troppo grandi per potervi sopravvivere.
Che la terra ti sia lieve Philip Seymour Hoffman.