Quei mattacchioni del quotidiano berlinese Die Tageszeitung (per gli amici Taz) hanno paragonato Renzi a Mr. Bean sulla base di una certa somiglianza fisica tra i due personaggi e della mimica facciale.

Vorrei sfatare i presupposti del paragone Matteo Renzi-Mr. Bean invitando Taz a considerare che le vere affinità spesso sono quelle meno apparenti ed eclatanti. Non basta la somiglianza di un arcata dentale, una zeppola nel parlare (si dice zeppola in tedesco?), un’espressione buffa o qualche tic agli occhi per fare ironia sull’attuale sindaco di Firenze, nonchè segretario del Pd, nonchè nostro nuovo primo ministro Matteo Renzi.

John Donne diceva che l’amore è un compasso, paragonando i due amanti al perno e all’asta dello strumento, uno incapace di muoversi se non lo fa anche l’altra. Riuscite ad immaginare una metafora meglio costruita, capace di unire concetti così lontani tra loro come due innamorati ed un freddo strumento di cartografia?

Io no, per cui non sperate che riesca a regalarvi altrettante poesia ed abile arte retorica ma con le dovute distanze vorrei farvi notare che anche Matteo Renzi non sembrerebbe mai somigliare alla strega protagonista del cartone animato giapponese Ransie…

“simpatica e carina, e’ una bambolina Ransie-re…

non si direbbe in giro che ha un papa’ vampiro, Ransie-re…
lo sguardo e’ sempre acuto, come mamma lupo, Ransie-re…
anche se lei e’ sincera, a volte fa paura, perche’…
Ransie e’ una strega molto bella e deliziosa sai

ma se si arrabbia allora sono guai

sa usare tutte le magie, per fare mille e piu’ follie

anche se adesso e’ innamorata, lei non dimentica la meta,

perche’…Ransie una strega è…