Il mio plauso a Massimo Giletti per l’intervista odierna a Silvio Berlusconi all’interno de l’Arena di Domenica In. Ho sempre visto Massimo Giletti come un conduttore di trasmissioni tv nazional popolari, piacione, mediocre per essere passato dal giornalismo alle lusinghe della tv, compiacente verso l’italiano medio e la sua banalità, accondiscendente nell’accettare l’immagine di sex symbol delle casalinghe che i giornali di gossip gli cucivano addosso, sorridente sornione negli scambi di battute con il “Comitatoooo” de I Fatti vostri.

Oggi thumbs up per quest’uomo che è stato in grado di intervistare Silvio Berlusconi, cercando il dialogo nonostante le ripetute sceneggiate da bimba isterica di Silvio Berlusconi a suon di “se non mi lascia finire me ne vado. Vuole che me ne vada? Me ne vado?”. Forse gli è mancata solo l’uscita “Con te non gioco più”.

Ad una decina di giorni di distanza dal vergognoso monologo da Barbara D’Urso a Domenica Live quantomeno qui si è cercato di ri-portare il Cavaliere alle basilari regole di conversazione e contraddittorio, non solo della politica ma anche della società civile.

Ecco il video dell’intervista di Massimo Giletti a Silvio Berlusconi (video non più disponibile, eccone un altro) il quale in sintesi ha:

– bollato Monti come persona “umanamente gradevole” ma “professore” che “non è mai stato nella trincea del lavoro”, quindi solo teorico, lontano dal pragmatismo di un imprenditore come lui. Però mi pare che qualche giorno fa gli avesse chiesto di entrare nel PDL?

– mostrato il suo pannello schemino sui miracoli de “i governi Berlusconi in sintesi”. Il layout mi ricorda quello che avevo fatto in terza elementare sull’estinzione dei dinosauri mentre il pannello è quasi sicuramente il lastrico della villetta di Avetrana preso dal plastico di Bruno Vespa.

– berciato, autoglorificato se stesso e rilanciato l’eliminazione di Imu come specchietto per le allodole, ricordato a Giletti di guardarsi la D’Urso, che “non solo è bella è anche molto brava e gentile”.

Ecco si, torna dalla D’Urso che ti fa giocare con il gioco che ti piace di più: lo specchio.

P.S. la foto del post vuole essere un omaggio al giornalismo d’inchiesta, lontano da Massimo Giletti quanto la pizzica salentina lo è dalla lirica.