Faccio la valigia: vestiti, computer e qualche sogno che può tornare utile

È domenica di Pasqua e sono immersa nel divano a guardare la tv.

Penso a quella che sarò nei prossimi giorni, alla vigilia di un viaggio che mi porterà lontano da casa in una nuova meta.

C’è una linea d’ombra all’orizzonte che attraverserò  a breve.

Mi trasferisco per lavoro.

“mi offrono un incarico di responsabilità portare questa nave verso una rotta che nessuno sa”

Mi trasferisco a Montecarlo, nel Principato di Monaco, nella sede centrale della ditta per cui lavoro. Avrò mansioni diverse, un’agenda di lavoro da costruire su basi diverse. Sarà un banco di prova, un’occasione in cui ancora una volta uscire da una comfort zone di una routine sicura e conosciuta.

“Mi offrono un incarico di responsabilità, mi hanno detto che una nave ha bisogno di un comandante, mi hanno detto che la paga è interessante e che il carico è segreto”

Stranamente c’è una coincidenza con “La linea d’ombra” di Joseph Conrad (prima) e Jovanotti (poi): c’è il mare e c’è una barca che in un certo senso dovrò navigare, per la prima volta nel mare della comunicazione e del marketing.

“mi offrono un incarico di responsabilità, non so cos’è il coraggio se prendere e mollare tutto, se scegliere la fuga od affrontare questa realtà difficile da interpretare ma bella da esplorare, provare a immaginare cosa sarò quando avrò attraversato il mare, portato questo carico importante a destinazione, dove sarò al riparo dal prossimo monsone?”

Ci sarà tanto da fare e spero da imparare ma quello che mi piace è che accadrà in un posto nuovo, in un paese straniero, per quanto vicinoa casa sulle mappe non credo ci sia niente di più lontano della realtà provinciale di Carrara anarchica dal lussuoso Principato di Monaco.

Sarà un viaggio che spero faremo insieme, lascerò la porta aperta sulle mie giornate monegasche e spero di raccontarvi presto com’è fare l’expat a tempo determinato, sapendo che alla fine del viaggio si tornerà a “casa” ma il percorso sarà bello comunque da vivere.

Sarà un’occasione per imparare il francese che ad oggi conosco perfettamente nei testi di alcune canzoni ma se devo chiedere dove sia la stazione degli autobus, mi passa subito tutto il lirismo da chansonnier.

È di nuovo tempo di fare due passi, fuori dalla comfort zone.

“Domani andrò giù al porto e gli dirò che sono pronto a partire, getterò i bagagli in mare studierò le carte e aspetterò di sapere per dove si parte quando si parte e quando passerà il monsone dirò “levate l’ancora, diritta avanti tutta, questa è la rotta, questa è la direzione, questa è la decisione”

 

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