
Oggi torniamo a conoscere un’ospite della rubrica L’Ora del tè! lo spazio dedicato alle cose belle che catturano la mia attenzione, online ed offline. Da un po’ su Instagram seguo l’account di Margot Blair, creativa floral designer ed organizzatrice di eventi che pubblica composizioni floreali ed allestimenti che lasciano a bocca aperta.
Un nome che richiama una sola persona ma in realtà si tratta di un collettivo di professionisti che lavorano all’evento perfetto, il team di Margot Blair si è creato dall’idea di Carly Blair. Vedi i suoi flatlays e subito ti vengono gli occhi a cuore, le location che ha decorato con i fiori e ti viene una cristi isterica per non essere stata invitata all’evento, gli allestimenti floreali da matrimonio che ha realizzato per cui sposeresti il sosia di Elvis a Las Vegas pur di averli, gli shooting fotografici e gli accostamenti di colori e fiori tali da farti venire voglia di dipingere.
Ho provato a contattarla grazie al potere dei social che tutti ci avvicina, a Carrara come ad Austin (Texas) ed ecco cosa ci racconta Carly Blair (gentilissima nell’accettare l’invito!) mente e cuore del progetto The house of Margot Blair.
“Qui da Margot Blair abbiamo decisamente un nostro stile e di sicuro non è qualcosa di prevedibile. Grazie alla nostra esperienza nel campo del design e la predisposizione all’inconsueto organizziamo matrimoni dove ogni minimo dettaglio è curato per creare momenti che saranno iconici. Sarebbe molto più semplice seguire la massa ma proprio non fa parte di noi!”
D: Ciao Carly, da dove parte la tua professione, da essere prima fiorista e poi organizzatore eventi o viceversa?
R: All’inizio mi occupavo di organizzare eventi a dire la verità, ho fatto il mio praticantato qui ad Austin (ndr dove opera Margot Blair) ma senza compenso per cui per guadagnare qualcosa cominciai a lavorare in un negozio di fiori e venne fuori che con i fiori ero parecchio brava.
Da lì una cosa tira l’altra e così iniziai l’attività (allora era “Margot Blair Fiorista”) ma negli anni non riuscivo a non occuparmi anche di altre attività per i miei clienti che non fossero quelle di un organizzatore di eventi. E da quello siamo finiti per trasformare l’attività in un servizio completo perché ci occupiamo della progettazione, della decorazione, dell’allestimento floreale tutto “chiavi in mano”.
E fu così che nacque “La casa di Margot Blair” (House of Margot Blair)!

D: Chi è “Margot Blair”?
R: Tecnicamente sarei io Margot e le persone pensano che sia il mio vero nome per cui mi sono abituata a rispondere a quel nome ma il nome Margot viene fuori perché da piccola era il mio nome preferito (era il nome che davo alle mie bambole ed il nome che avevo quando da star del cinema ricevevo l’Oscar davanti allo specchio della mia cameretta 🙂 per cui era l’unico nome che potessi dare alla mia attività, “Carly Blair” non avrebbe avuto lo stesso effetto.

D: Chi gestisce l’account Instagram di Margot Blair?
R: La maggior parte del tempo lo faccio io ma a volte passo momenti di vera a-socialità per cui forzarmi a lavorare sui social media è davvero dura ed allora passo la palla di tanto in tanto, anche se ultimamente ho notato che il corporate branding che l’attività ha su Instagram è basato su questa identità di “Margot” che ho creato per cui mi fa anche piacere occuparmene.
D: Il potere dei flatlays: su Instagram pubblichi spesso questo tipo di composizione fotografica, cosa ti piace al riguardo?
R: Oh li adoro! Sono sempre un’artista e lavorare con i fiori è solo un’estensione della mia identità nel suo insieme, per cui creare flatlays per me è come dipingere una foto: gioco con le palette di colori, la composizione, lo spazio negativo, è uno dei miei sfoghi artistici preferiti. Spesso mi ritrovo a farli in momenti in cui mi sento sommersa da emails o da altri aspetti meno brillanti dell’attività per cui sono un’ottima occasione di evasione!
D: Da fiorista qual è il tuo stile preferito? Ad es. la scuola inglese di composizione floreale o il floral design olandese o altri ancora?
R: Beh devo dire che li rispetto tutti ma quelli che mi entusiasmano di più sono quelli che esulano dal manierismo tradizionale, per cui adoro quando qualcuno mixa i fiori barocchi dei maestri olandesi e li confeziona in un modo molto moderno e pulito, o magari chi allestisce decorazioni per un giardino all’inglese usando colori inusuali. Per me si tratta di trovare il proprio stile invece di sforzarsi a replicare quello che fanno tutti.
D: Senti, da organizzatore di feste dacci qualche consiglio per organizzare la festa perfetta!
R: Il mio consiglio spassionato è di divertirsi nell’organizzare feste! Perché la festa meglio riuscita è quella in cui il responsabile dell’evento è rilassato ma al di là di tutto consiglio di organizzare cose “in piccolo”, in modo da dedicarsi con attenzione a rendere tutti i dettagli davvero speciali. Oh, e soprattutto, fate in sacco di to-do-list!
D: Tra le tante attività organizzate anche workshop: chi si rivolge a voi per seguire uno dei workshops di Margot Blair?
R: Beh, diciamo che offriamo diversi tipi di workshop per cui riceviamo persone diverse, dalla casalinga neofita che vuole imparare a creare composizioni floreali per casa fino all’imprenditore che vuole aprire un’attività propria. Direi che abbiamo una maggioranza di questi ultimi che scelgono il nostro corso da professionisti uno-a-uno dove insegniamo di tutto: dal lavorare con i fiori a come redigere contratti fino a come realizzare il proprio portfolio. Insegnare è diventato uno degli aspetti preferiti del mio lavoro ed è meraviglioso vedere le carriere dei miei studenti prendere il volo!