I racconti di Soul Kitchen – Pausa pranzo

Un po’ alla spicciolata ma piano piano carico tutti i racconti di Soul Kitchen, eccovi il secondo, andato in onda il 22 gennaio come sempre alle 21.00 in apertura de L’Ultimo negozio di dischi sulla Terra in diretta su Contattoradio. Alla fine del post trovate il player per ascoltare il racconto e tutta la puntata, fatemi sapere che ne pensate, c’è da commentare sia il racconto che la sua lettura ed interpretazione, insomma, un po’ di carne al fuoco.

Buona lettura e buon ascolto.

Pausa pranzo

“All the best”, Carla Bruni & Marianne Faithful

“Ti lascio il risotto radicchio e speck per pranzo”

Mentre usciva dalla porta di casa Fabrizio fu raggiunto dal rassicurante invito di Emma. Negli ultimi giorni l’aveva trovata strana, come se qualcosa la preoccupasse ma senza diventare abbastanza pressante da manifestarsi in uno scatto d’ira o una discussione. La casa profumava ancora di caffè quando Emma iniziò a ripassare a mente gli ingredienti da utilizzare.
Cipolla, radicchio, speck, olio, parmigiano e il brodo congelato che preparava per averlo sempre pronto al momento giusto.
Sarà il miglior risotto che abbia mai mangiato.


Aprì la confezione di riso, tagliò la busta di plastica ed il sibilo del sottovuoto che usciva le risuonò in testa come una generosa boccata d’aria presa dopo una lunga apnea.
Non tutte sanno preparare un risotto come questo.
Iniziò ad affettare la cipolla per il soffritto. Strato dopo strato si ritrovò in lacrime, dolci lacrime che quasi la facevano sorridere. Negli ultimi otto anni aveva pianto ogni volta che preparava un soffritto senza mai riflettere sul sapore di quelle lacrime. Aggiunse il riso che lasciava cadere dall’alto nella pentola, guardandolo tostare sotto la luce del neon della cappa.

Abbassò il fuoco del fornello ed andò verso la stanza da letto. Estrasse la valigia dall’armadio, già pronta con tutto quello che potesse bastare per iniziare una nuova vita. Il resto sarebbe venuta a prenderlo dopo, le divisioni e spartizioni del pezzo di vita insieme avrebbero avuto il loro tempo ma non era questo.
Mentre Emma si cambiava d’abito per uscire in cucina il riso aveva preso a sfrigolare con violenza in pentola, emanando un aroma di bruciatura che adesso sovrastava il caffè del mattino.
Ecco, ora è quasi pronto.
Infilò il cappotto, diede uno sguardo alle ultime cose e mentre la pentola bruciava il fondo di riso sul fuoco si sedette al tavolo di cucina ed iniziò a scrivere.

“Ho saputo di lei prima ancora che te ne accorgessi tu stesso. Era ormai tanto, troppo tempo che non sapevo cosa fare, ritrovarmi sola senza di te e la nostra vita mi faceva paura ma ora ho deciso.
Ti lascio il risotto radicchio e speck che ti piace tanto.
Ti lascio.”

Ebbe l’accortezza di spegnere il fuoco prima di uscire, il riso carbonizzato aveva disegnato una strana figura sul fondo della pentola, quasi un ghigno ironico, fumante ed amaro come il radicchio che, questa volta, non avrebbe mai incontrato.

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