
(Racconto in appuntamenti seriali – questo è il secondo)
Ci credo che non trovavo il canile, così arroccato in alto, sono salita per mezz’ora costeggiando la collina e di cartelli nemmeno l’ombra, o meglio, se c’erano forse stavano in ombra per chi sale la prima volta e assorbito anche dall’ansia del momento, non sa bene dove guardare. Meno male ha smesso di piovere, altrimenti avrei dovuto rimandare l’appuntamento al rientro dalla vacanza e ormai sto perdendo un po’ di speranza in questa ricerca. Sembra che ogni lasciata sia persa in fatto di adozioni canine, sono mesi che cerco un amico per la vita, vedi online le foto di un cucciolo e dal momento che scrivi per avere informazioni il cucciolo è già stato adottato da 18 famiglie in 7 regioni diverse…
Così anche per i cani che sono in canile, ho capito che il tempismo è fondamentale, anche se finora tutti quelli che ho visto non mi hanno trasmesso nulla, o forse io non l’ho trasmesso a loro. Domani prendiamo il traghetto per l’isola e torniamo tra una settimana, meglio togliersi il dente subito, vedere questa cagnetta e capire se anche questa volta non abbiamo avuto fortuna. Eppure mi sono messa il mio vestito portafortuna, uno scamiciata rosso con i fiorellini azzurri che fa un po’ turista tedesca in vacanza in Italia negli anni 70 ma mi ha sempre trasmesso buonumore e positività. Chissà se farà lo stesso effetto anche alla piccola, considerato che forse i cani non vedono il rosso non ho fatto una gran scelta, come al solito, anche se un po’ ci spero lo stesso…
Ecco che arrivano…Ma, la tiene in braccio? Che buffa, sembra un fagottino di carne tutta orecchie…Si sarà fatta male alle zampe? Nelle foto dell’annuncio era bella fiera piazzata sulle sue zampotte dai calzini bianchi e in una serie di pose a pancia all’aria dove si prendeva le coccole sotto il mento…Oddio ma è un amore, adesso che la volontaria del canile l’ha messa in terra ha preso a correre lungo tutto il piazzale…Certo con tutto questo abbaiare di sottofondo deve essere difficile rilassarsi, sembra compressa dalla voglia che ha di correre.
Ecco che mi ha visto, oddio adesso mi viene incontro, che emozione… Adesso che faccio? Magari la spavento e scappa via…Aspetta, eccola che rallenta appena e mi sale con le zampe anteriori sul vestito…”Ciao piccola…” mi viene da dirle ma non faccio in tempo ad accarezzarla che è già scesa correndo verso quel che le manca del piazzale, quel momento di libertà la sta inghiottendo tutta ed è rapita dal correre, annusare e guardarsi intorno, oltre la rete le piane che declinano verso il mare e il gattile da cui sguardi felini la scrutano e sfidano. È un concentrato di energia e dolcezza, quando la volontaria la chiama a sé si fa coccolare mantenendo sempre l’attenzione alta su quel che accade intorno.
Gira le orecchie come delle antenne a captare la minima variazione sonora, è come se dovesse avere il costante controllo su tutto. Mi ricorda qualcuna…Credo di essere già pazza di lei…