
Su Mashable leggo di questo blog fotografico “We never look up”che raccoglie foto di persone colte di nascosto, per strada, con lo sguardo rivolto in basso verso lo schermo del proprio telefono.
Punti di vista urbani, scatti rubati a passanti troppo impegnati per alzare lo sguardo.We never look up è un affresco in immagini della società digitale, dove sempre in più siamo fissi sullo schermo di uno smartphone, diventato ormai un’appendice della mano e serial killer del nostro tempo di inattività.
L’intento dell’autore dall’identità sconosciuta (si sa solo che sia un ricercatore finlandese nel campo della tecnologia mobile) non è quello di giudicare, come ha dichiarato nell’intervistaa Mashable, ma semplicemente documentare quella che è una realtà innegabile del nostro tempo. Le fotografie, tutte in bianco e nero, aggiungono un tocco malinconico rispetto all’alienazione dei soggetti.
E’ una testimonianza in di un cambiamento sociale: il punto di vista delle persone cambia perchè cambia l’oggetto del loro sguardo. Mi ci rivedo, in molti di questi scatti, come le persone fotografate anch’io non ho più idle time, un tempo di inattività, momenti vuoti in cui perdersi e basta. Senti il bisogno di essere sempre connesso e non perdere di vista quello che sta succedendo lontanissimo da te ma allo stesso tempo a 30 cm dal tuo naso.
Tre allegri ragazzi morti – Occhi Bassi